Il Giro d’Italia nelle sue prime 17 edizioni ignora, non senza scusarsi, la Sicilia. Troppo lunga la Penisola per sbarcare anche sull’Isola, a maggior ragione dovendo partire sempre da Milano e farvi ritorno al termine di poche tappe (da 8 a 12) intervallate da uno o più giorni di riposo. Sono anni di frazioni lunghissime, che a volte sfiorano i 400 chilometri, ma è impensabile avventurarsi anche nelle isole. La Sicilia sarà accontentata per la prima volta nel 1930, la Sardegna dovrà attendere sino al 1961.
Il Giro del Centenario dell’Unità, 44.a edizione, 21 tappe dal 20 maggio all’11 giugno 1961, vede la partenza da Torino, due tappe in Liguria prima del passaggio via mare per raggiungere Cagliari e, dopo un altro tratto via mare, la sosta per due giorni in Sicilia. La Marsala-Palermo la vince il belga Louis Proost in volata su Schroeders e Vannitsen. Da Palermo a Milazzo va in scena la sesta tappa, vinta da Nino Defilippis in volata su Desmet e Vannitsen. Quel Giro lo vincerà il regolarista Pambianco.
Quindici anni più tardi il Giro n. 59 - in 22 tappe, dal 21 maggio al 12 giugno 1976 - torna in Sicilia. Quattro i giorni di corsa, il primo in due semitappe. A Catania sprint regale di Patrick Sercu sui connazionali De Vlaeminck e Van Looy. Nel pomeriggio Sercu si ripete a Siracusa davanti a Van Linden e De Vlaeminck. Rivincita per i due battuti nella Siracusa-Caltanissetta (De Vlaeminck) e nella Cefalù-Messin (Van Linden). Quel Giro lo vincerà a Milano Felice Gimondi.
Dieci anni più tardi, Giro n. 69 – 22 tappe, dal 12 maggio al 2 giugno 1986, vittoria di Roberto Visentini – il prologo a Palermo lo vince Urs Freuler e, nello stesso giorno, Sergio Santimaria anticipa di un soffio i velocisti Rosola e Bontempi nella Palermo-Sciacca. A seguire, Jean Paul Van Poppel vince allo sprint la Sciacca-Catania e la Del Tongo-Colnago si aggiudica la cronosquadre Catania-Taormina di 50 km.
La Sicilia torna protagonista nel 1989, Giro n. 72 (22 tappe dal 21 maggio all’11 giugno) vinto da Laurent Fignon. Nella Taormina-Catania s’impone ancora Jean Paul Van Poppel, poi sull’Etna domina il portoghese Acacio Da Silva. La terza frazione, la cronosquadre da Villafranca T. a Messina 32,5 km, annota il successo dell’Ariostea.
Il Giro vinto da Ivan Gotti, il n. 82, andato in scena nel 1999 in 22 tappe dal 15 maggio al 6 giugno, vede i preliminari e tre tappe sull’Isola. Si parte con la Agrigento-Modica vinta in volata da Ivan Quaranta, si prosegue con la Noto-Catania con il bel successo allo sprint di Mario Cipollini. Il terzo sprint consecutivo, a Messina, se lo aggiudica il velocista olandese Jeroen Blijlevens. Curiosità, altrettante maglie rosa riposano per un giorno sulle spalle dei tre vincitori di tappa.
L’ultimo precedente è un fugace passaggio in Sicilia: una sola tappa, la Messina-Catania, che vide la vittoria di Petacchi nel Giro che mosse da Lecce. Era il 14 maggio 2003.
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