Corriere di Sciacca

martedì 6 aprile 2010

Al Vinitaly 27 aziende agrigentine


Ci saranno ben ventisette aziende agrigentine, ad esporre i propri marchi al Vinitaly , che si terrà a Verona dal prossimo 8-10 aprile.
Si tratta di una manifestazione di grande richiamo dove ogni anno si radunano tutti gli esperti del settore e dove vengono esposte le migliori etichette italiane.
La presenza di così tanti produttori del territorio della provincia di Agrigento ha entusiasmato non poco il Presidente di Confindustria, Giuseppe Catanzaro, che ha manifestato il proprio apprezzamento.
“Sapere che tanti imprenditori partecipano ad una manifestazione di grande richiamo quale è il Salone Internazionale del Vino e dei Distillati – ha detto Catanzaro – e’ per tutti noi motivo di orgoglio ed è per questo che tributiamo agli imprenditori interessati una ulteriore esortazione a promozionare con i loro prodotti anche la nostra provincia”.
Le presenza di tutte queste aziende che esporranno a Verona con i loro prodotti, testimonia un momento di grande eccellenza e  le diverse centinaia di occupati costituiscono una preziosa risorsa dell’economia del territorio ed è anche per questo che il sistema produttivo tutto, riconosce alle aziende del vino una valore significativo.
“La qualità dei vini agrigentini – ha detto Marilena Barbera, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Agrigento – è ormai un fatto consolidato e riconosciuto in tutto il mondo, ma ancora molto lavoro rimane da fare sulla strada dell’accoglienza e dell’ospitalità in azienda.
In tale prospettiva, – continua – la rappresentante dei Giovani imprenditori di Confindustria , i temi dell’ospitalità e di partecipazione del consumatore al ciclo completo di produzione, rivestono carattere di estrema importanza: se le aziende non sapranno replicare sul territorio in scala reale la coesione organizzativa in favore del visitatore-turista, mettendo a disposizione standard di accoglienza appropriati ed identificabili,l’esperienza di un tour nell’enologia siciliana, rischia di rimanere un evento interessante ma solo virtuale.
Occorre – ha continuato M. Barbera – lavorare ancora molto per sviluppare e potenziare le attrattive e le reti di collegamento tra le diverse zone ed attività produttive sul territorio, ed in questo le generazioni dei giovani imprenditori dell’enologia siciliana possono apportare nuove energie e competenze” .
Tra le novità di questa edizione, che rinnovano la formula della collettiva siciliana, c’è una grande attenzione ai territori, con un percorso che anche visivamente richiamerà la disposizione delle aziende sull’isola, che vede nella provincia di Agrigento la terza per produzione dopo Trapani e Palermo per volume di vino prodotto.

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