Dopo gli accordi commerciali già raggiunti con investitori giapponesi nel corso di una recente visita di imprenditori in terra nipponica, i prodotti tipici di Sciacca legati alla sua tradizione marinara (soprattutto il pesce azzurro conservato sott’olio e sotto sale), sono stati protagonisti anche a Parigi, alla recente edizione del SIAL (Salon International de l'Agroalimentaire).
Si tratta di una delle fiere internazionali più importanti al mondo nel settore agroalimentare alla quale hanno partecipato migliaia e migliaia di espositori provenienti da ogni parte del mondo. Oltre all’industria ittico conserviera “Agostino Recca”, presente all’evento da anni, che con la sua produzione è sbarcata da anni anche negli Stati Uniti d’America, quest’anno da Sciacca è partita alla volta di Parigi una spedizione commerciale composta da altre sei aziende, che hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con numerosi buyers provenienti da ogni parte del mondo interessati a conoscere meglio di quanto non si sia mai fatto in passato la tradizione ittica di Sciacca. Le sarde e le alici confezionate dalle aziende saccensi (23 in tutto, 500 operai impegnati ogni anno, un volume d’affari complessivo che si assesta mediamente sui 25 milioni di euro) continuano a riscontrare un grande interesse. «Noi – dice l’imprenditore Vincenzo Recca – da anni cerchiamo di far conoscere la nostra produzione. Ci fa piacere che altre aziende della nostra città abbiano compreso l’importanza della promozione dei prodotti tipici come il pesce azzurro e le altre conserve alimentari”. L’Ufficio Sviluppo Economico del Comune di Sciacca, su input del sindaco Mario Turturici, ha intensificato la fase della promozione, intercettando a tale scopo alcuni finanziamenti europei. «Abbiamo puntato –dice il sindaco – a far fare alle nostre aziende un salto di qualità, un risultato possibile solo con la conoscenza da parte degli altri. I risultati fino ad oggi ci hanno dato ragione, come conferma lo stesso interessamento di trasmissioni RAI e MEDIASET sulla nostra produzione ittica (LINEA BLU, LINEA VERDE, MELA VERDE, e tanti altri programmi». Ormai i prodotti di Sciacca sono conosciuti sempre di più fuori dai confini nazionali e internazionali. Un settore che dunque continua a crescere e che in qualche caso ha già registrato nuovi corposi investimenti da parte di aziende che hanno già “delocalizzato” in parte in Tunisia in parte in Croazia.
Si tratta di una delle fiere internazionali più importanti al mondo nel settore agroalimentare alla quale hanno partecipato migliaia e migliaia di espositori provenienti da ogni parte del mondo. Oltre all’industria ittico conserviera “Agostino Recca”, presente all’evento da anni, che con la sua produzione è sbarcata da anni anche negli Stati Uniti d’America, quest’anno da Sciacca è partita alla volta di Parigi una spedizione commerciale composta da altre sei aziende, che hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con numerosi buyers provenienti da ogni parte del mondo interessati a conoscere meglio di quanto non si sia mai fatto in passato la tradizione ittica di Sciacca. Le sarde e le alici confezionate dalle aziende saccensi (23 in tutto, 500 operai impegnati ogni anno, un volume d’affari complessivo che si assesta mediamente sui 25 milioni di euro) continuano a riscontrare un grande interesse. «Noi – dice l’imprenditore Vincenzo Recca – da anni cerchiamo di far conoscere la nostra produzione. Ci fa piacere che altre aziende della nostra città abbiano compreso l’importanza della promozione dei prodotti tipici come il pesce azzurro e le altre conserve alimentari”. L’Ufficio Sviluppo Economico del Comune di Sciacca, su input del sindaco Mario Turturici, ha intensificato la fase della promozione, intercettando a tale scopo alcuni finanziamenti europei. «Abbiamo puntato –dice il sindaco – a far fare alle nostre aziende un salto di qualità, un risultato possibile solo con la conoscenza da parte degli altri. I risultati fino ad oggi ci hanno dato ragione, come conferma lo stesso interessamento di trasmissioni RAI e MEDIASET sulla nostra produzione ittica (LINEA BLU, LINEA VERDE, MELA VERDE, e tanti altri programmi». Ormai i prodotti di Sciacca sono conosciuti sempre di più fuori dai confini nazionali e internazionali. Un settore che dunque continua a crescere e che in qualche caso ha già registrato nuovi corposi investimenti da parte di aziende che hanno già “delocalizzato” in parte in Tunisia in parte in Croazia.
Fonte: AgrigentoWeb.it
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