Saranno restaurati a Sciacca e poi esposti nel costruendo "Museo del mare" i cannoni in bronzo ritrovati nel mare di Sciacca. Lo ha detto il Soprintendente regionale del mare Sebastiano Tusa al termine della campagna di scavi del Gai.
Sono stati i sub del Gruppo archeologico italiano, impegnati dalla scorsa primavera in un'attività di scavi subacquei finanziata da un istituto di credito locale, ad individuare i reperti e comunicare il ritrovamento al responsabile regionale della Soprintendenza del mare, Sebastiano Tusa, presente ieri alle operazioni di recupero, cominciate alle nove del mattino e concluse intorno alle tredici.
I quattro cannoni, individuati dai sub del G.a.i. già diverso tempo, sono stati trasportati all'interno dell'area portuale e collocati in uno dei magazzini del circolo nautico "Corallo" che ha fornito un supporto logistico. Nei prossimi giorni saranno affidati alla Soprintendenza per approfonditi rilievi di natura storica e poi restaurati. Si tratta di cannoni di varie misure, che non sono ancora databili a causa della presenza di incrostazioni. Solo dopo la pulizia e il restauro sarà possibile saperne di più. Certamente si trovavano a bordo di una nave naufragata a poche centinaia di metri dalla costa di Sciacca.
Nella stessa zona di mare nel 1996 vennero trovati altri quattro cannoni, uno dei quali con lo stemma francese. Si pensò all'armamento di una nave francese del ‘500, ma l'attuale rinvenimento di altri cannoni, tutti diversi tra di loro, fa pensare ad una nave mercantile italiana che trasportava armi per venderle.
Sono stati i sub del Gruppo archeologico italiano, impegnati dalla scorsa primavera in un'attività di scavi subacquei finanziata da un istituto di credito locale, ad individuare i reperti e comunicare il ritrovamento al responsabile regionale della Soprintendenza del mare, Sebastiano Tusa, presente ieri alle operazioni di recupero, cominciate alle nove del mattino e concluse intorno alle tredici.
I quattro cannoni, individuati dai sub del G.a.i. già diverso tempo, sono stati trasportati all'interno dell'area portuale e collocati in uno dei magazzini del circolo nautico "Corallo" che ha fornito un supporto logistico. Nei prossimi giorni saranno affidati alla Soprintendenza per approfonditi rilievi di natura storica e poi restaurati. Si tratta di cannoni di varie misure, che non sono ancora databili a causa della presenza di incrostazioni. Solo dopo la pulizia e il restauro sarà possibile saperne di più. Certamente si trovavano a bordo di una nave naufragata a poche centinaia di metri dalla costa di Sciacca.
Nella stessa zona di mare nel 1996 vennero trovati altri quattro cannoni, uno dei quali con lo stemma francese. Si pensò all'armamento di una nave francese del ‘500, ma l'attuale rinvenimento di altri cannoni, tutti diversi tra di loro, fa pensare ad una nave mercantile italiana che trasportava armi per venderle.
Giuseppe Recca
Fonte: AgrigentoNotizie.it
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