Ecco alcuni degli interventi dei consiglieri comunali:
Paolo Pendola - "Andiamo alla Regione e ci confrontiamo con l'assessore";
Mario Raso - "Facciamo un documento forte e se non ci saranno risposte diamo vita ad azioni eclatanti";
Tiziana Russo - "E' disarmante l'atteggiamento del sindaco Turturici che ci invita ad attendere ancora l'iter regionale e il nuovo disegno di legge. Significa che la città deve continuare a guardare dala finestra ?";
Gianfranco Vecchio - "Terme come Alitalia: quasi fallite. Perchè si parla di privati come unica soluzione ? Non sono d'accordo, anche i privati hanno bisognod el pubblico, vedi Rocco Forte";
Michele Ferrara - "Il problema del personale è superato, ma il futuro ? Forse anche un documento non serve, occorre fare capire alla Regione che c'è un'intera città in attesa";
Alfredo Ambrosetti - "Sulle Terme non devono esserci atteggiamernti ideologici, io da quattro anno esprimo le mie opinioni e mi sono espresso su posizioni diverse dal mio partito. Dobbiamo evitare tavoli tecnici che non servono a nulla";
Michelangelo Graffeo - Il consiglio comunale incide poco. Non ha fallito solo il sindaco, abbiamo fallito tutti".
Al termine del dibattito, prima della stesura del documento, il presidente Fabrizio Di Paola ha voluto precisare che il consiglio comunale non è mai venuto meno al proprio ruolo ed ai propri doveri. "Abbiamo fatto sei consigli dedicati alle Terme - ha detto - abbiamo stilato tre documenti, è questo il nostro compito in qualità di organo collegiale. Noi faccimo un nuovo documento che rileva la situazione attuale e la nostra preoccupazione, se poi non ci ascolteranno, se ne assumeranno la responsabilità".
Giuseppe Recca
Fonte: AgrigentoNotizie.it
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