E’ scattata, il 23 settembre scorso, la norma che impone ai titolari e ai gestori dei locali in cui si vendono o somministrano bevande alcoliche di affiggere le tabelle per il calcolo del tasso di concentrazione di alcol nel sangue o alcolemia. La legge prescrive che siano esposte all'entrata, all'interno e all'uscita dei locali e che la somministrazione delle bevande alcoliche cessi dopo le ore 2 della notte. Le tabelle hanno un valore puramente indicativo per evitare il superamento del limite legale di alcolemia di 0,5 grammi per litro, così come rilevabile dagli alcol test. Il nuovo decreto attuativo chiarisce, infatti, che non esistono livelli di consumo alcolico sicuri alla guida e che, a parità di quantità di alcol consumate, vi sono molti fattori individuali che possono determinare variazioni significative del livello alcolemico, come ad esempio l’assunzione di farmaci anche di uso comune. Queste tabelle, come dicevamo, dovranno essere affisse nei locali "dove si svolgono con qualsiasi modalità e in qualsiasi orario, spettacoli o altre forme di intrattenimento" e dove siano venduti alcolici: in sostanza, pub, discoteche, bar con musica o spettacoli dal vivo, concerti ed eventi assimilabili. E che non debba ridursi a un semplice adempimento formale lo spiega un allegato al decreto, dove si chiarisce che le modalità di esposizione, la grandezza dei caratteri, l'uso eventuale di immagini, devono garantite la piena visibilità e leggibilità delle tavole "etiliche". Non solo: titolari e gestori di locali dovranno anche formare barman e camerieri, sensibilizzandoli per una "somministrazione responsabile" dell'alcol ai clienti, per aiutare alla comprensione delle tabelle e ancor prima per far capire ai clienti l'utilità di "adottare icomportamenti suggeriti”. I valori di alcolemia ricavabili dalle tabelle in base al consumo personale, però, non hanno, quindi, una validità legale: sono solo dei riferimenti per prevenire i rischi legati all’assunzione di alcol per la sicurezza stradale. L’autovalutazione è tuttavia di ausilio perché consente una stima a partire da quantità predeterminate delle bevande alcoliche più comuni. Per il resto, i valori si ricavano grazie a un insieme limitato di fattori: sesso, età, peso corporeo e il fatto che si sia a stomaco pieno o a digiuno. Il valore individuato è riferito ad un’assunzione effettuata entro 60-100 minuti precedenti.
Franco Iacch
Fonte: AgrigentoFlash.it
Nessun commento:
Posta un commento